Giuseppe Kastano

Giuseppe Castano, noto con lo pseudonimo di Kastano è un artista Siciliano originario di Messina. Nel 1998 dopo il diploma di maturità tecnica, trascorre diversi anni nei Paesi Bassi tra Eindhoven e s-Hertogenbosch dove ha l’opportunità di immergersi in un ambiente artistico vivace e stimolante. Nel Noord-Brabant entra in contatto con le opere di artisti di grande talento partecipando a diverse mostre collettive. (“Conflicten en contrasten” bij “Stedelijke Ruimte” in Breda, 1999. “Voorbij de conventies” bij Galerie Reeshof in Tilburg, 1999. “Tussen realiteit en verbeelding” bij KIKA Hedendaagse Kunst in Eindhoven, 2000.) Questa esperienza rappresenta un momento cruciale nella sua formazione artistica che gli consente di acquisire prospettive e conoscenze che sarebbero diventate fondamentali per la sua ricerca artistica.
Nel 2001 durante il periodo di “obiezione di coscienza militare” svolto a Milano partecipa a diversi laboratori teatrali approfondendo i temi cari al teatro povero di Jerzy Grotowski. Questa esperienza lo spinge a intraprendere gli studi artistici e nel 2003 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. In quegli anni, fonda con un gruppo di artisti messinesi l’associazione SLOA (Spazio Libero Officina Artistica) con la quale realizza innumerevoli progetti sul territorio, (2003 “Memoria Percezione Progetto a cura dell’Ass. Culturale St. Art – Spazio espositivo d’Arte Contemporanea Rotonda Nervi (R.C.) Performance body paint-mimeting “MIMESIS” | 2003 Concorso letterario internazionale a cura di “IL CONVIVIO” – Hotel ASSINOS Giardini Naxos (ME) – Mostra collettiva di pittura | 2004 – Festa di primavera a cura Ass. Aurora Messina – Forte Cavalli di Larderia Me – Estemporanea di pittura | 2004 Mostra collettiva “Messina in Arte” a cura dell’Accademia Internazionale “Il Convivio” – Salone degli Specchi Provincia Regionale di Messina) e un intervento di arte urbana su uno stabile nella zona di Messina nord curata dall’arch. C. Celona. Nel 2006 discute la tesi in regia dal titolo “Prima Memetica Teatrale” sugli studi dell’etologo Richard Dawkins diplomandosi con lode nella Scuola di Scenografia.
La ricerca artistica di Kastano si dipana tra luce e materia, tra pittura, installazioni e fotografia. Le sue opere più recenti sono incentrate sulla forza evocativa delle incisioni rupestri, in cui rivivono mondi immaginari, conflitti, amori e moderne oppressioni riproposti su mezzi fisici come tele e sculture e immateriali come NFT e videoarte.
La sua opera è fortemente influenzata dal territorio degli Iblei e dal trogloditismo che si respira nelle sue cave, le superfici ruvide e scabre dei canyon ragusani diventano per lui fonte di ispirazione e l’uso di colori neutri e naturali, di lamine metalliche e di neri primordiali rimandano alla sensazione di antichità e armonia con la natura che caratterizza l’arte preistorica. Kastano però si avvicina all’arte rupestre in maniera simbolica, cercando di riproporre l’essenza e l’energia dei segni incisi nella roccia con figure antropomorfe e motivi geometrici che sono anche figli dell’influenza di artisti come Keith Haring e A.R. Penk.
Kastano ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui una segnalazione dalla critica presieduta dall’artista Hidetoshi Nagasawa per l’opera “pacato spreco, resterà solo sale” esposta a FRONTIERART, la Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo del 2003. Le sue creazioni fanno parte di collezioni private in tutta Europa.
Oggi Kastano divide il suo tempo tra la professione di grafico pubblicitario e quella di pittore a Modica, in Sicilia, dove continua a esplorare i confini dell’arte rupestre e della sua reinterpretazione contemporanea.
